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La finestra aperta è uno dei racconti più noti dello scrittore Hector Hugh Munro (1870 -1916), il cui pseudonimo letterario era Saki. Nella storia possiamo notare come la vicenda assuma toni fantasy e horror per culminare con la rivelazione che tutto è stato un brutto scherzo ai danni di uno dei suoi protagonisti.
Ettore Ugo Munro
Hector Hugh Munro è nato nell’attuale Myanmar nel 1870. È cresciuto in Inghilterra e ha trascorso gran parte della sua giovinezza viaggiando attraverso l’Europa con suo padre. Ha lavorato come giornalista per diversi giornali inglesi come il Morning Post e il Daily Express e ha pubblicato la maggior parte del suo lavoro tra il 1900 e il 1913. Tra questi testi troviamo: The Rise of the Russian Empire (1900), La Alicia de Westminster ( 1902), Reginald in Russia (1910), The Clovis Chronicles (1911), Bassington l’insopportabile (1912) e Quando William Came Came (1913).
All’età di 43 anni, Saki si arruolò come soldato per combattere nella prima guerra mondiale. Morì in combattimento il 14 novembre 1916 per il proiettile di un cecchino tedesco. A proposito del suo lavoro, lo scrittore Jorge Luis Borges ha commentato che Saki ha dato un tocco di modestia a storie che altrimenti sarebbero piene di amarezza e crudeltà.
La trama della finestra aperta
Il signor Framton Nuttel sta visitando la casa della signora Sappleton. Mentre attende di essere assistito, la giovane Vera lo accompagna. La giovane donna approfitta dell’ingenuità del visitatore e gli racconta una storia in cui la signora Sappleton è attualmente sull’orlo della follia, parla con i fantasmi e aspetta che il marito morto torni a casa. Il signor Framton non riesce a controllare i suoi nervi e quando osserva che il marito della signora sembra davvero camminare, fugge terrorizzato, credendo che sia un fantasma.
Dopo la fuga, il lettore si rende conto che tutta la storia era falsa e che questo non è altro che uno scherzo provocato dalla giovane donna per intrattenersi.
La menzogna nella storia
La finestra aperta è una storia di inganno. La giovane Vera mente al signor Nuttel e lo coinvolge in una macabra storia fantasy che lo riempie di paura e lo fa fuggire terrorizzato. La giovane donna ha una personalità irrequieta, le piace creare queste storie di fantasia per divertirsi e giocare con la psiche degli altri. Il signor Framton Nuttel è timido e si agita facilmente. Una combinazione un po’ buffa e tragica che tiene il lettore sempre all’erta.
Usando le convenzioni sociali del momento, le bugie della giovane Vera non possono essere scoperte o smascherate poiché l’ospite si trova in quella casa per la prima volta e non oserebbe dubitare delle parole della sua padrona di casa. Vera prende immagini che appartengono alla quotidianità e le trasforma in un racconto dell’orrore: la finestra aperta, il cane, i cacciatori; sono tutti elementi che appartengono alla vita di ognuno dei personaggi ed è per questo che la storia ha un tale impatto sul povero signor Framton.
Lettore ingannato e complice
Per la maggior parte della storia, il lettore si trova nella stessa posizione del personaggio di Mr. Framton. La storia di Vera è l’unica versione che conosciamo degli eventi, e non c’è altra voce nel racconto che ci avverta delle sue vere intenzioni. Poi, alla fine della storia, l’inganno viene svelato; allora il lettore diventa complice della fantasia creata da Vera, senza possibilità di dare alcuna spiegazione al terrorizzato signor Framton.
Riferimenti
- Saki (1911). La finestra aperta . Città Seva. Disponibile su: https://ciudadseva.com/texto/la-ventana-abierta/
- Sierra, L. (2017). Racconti umoristici . Agenda Culturale Alma Mater. Disponibile su: https://revistas.udea.edu.co/index.php/almamater/article/download/330046/20786339